
Le indagini dei carabineri per gli spari esplosi nella mattinata del 5 gennaio nel pazzale davanti l’America Bar lungo via Archi di San Lidano a Sezze Scalo, un locale chiuso da tempo che si trova in una zona isolata. Secondo i primi accertamenti condotti dai militari dell’Arma, che sono al lavoro per cercare di fare luce sull’episodio, risalire ai responsabili e chiarire anche il movente, il destinatario dell’agguato potrebbe essere un uomo di 32 anni già due anni fa vittima di un’aggressione. Poche sono le certezze: ascoltato per ore il 32enne, che non è stato comunque raggiunto dai colpi e che ha lanciato l’allarme, ha fornito una versione vaga di quanto accaduto e che è al vaglio dei carabinieri. Prima di tutto c’è da capire perchè si trovava proprio lì a quell’ora, in una zona appunto isolata; l’uomo ha raccontato di essersi fermato in quell’area per espletare un bisogno fisiologico e di aver udito gli spari. Nel corso del sopralluogo effettuato sul posto dai carabinieri sono stati recuperati e repertati alcuni bossoli rinvenuti non lontano dalla vettura del 32enne, una Mercedes Classe A scura, che è stata sequestrata e su cui verranno effettuate ulteriori verifiche e ulteriori esami tecnici. Sei o sette i colpi che sarebbero stati esplosi da un’auto che poi è fuggita facendo perdere le proprie tracce. Da quanto è stato riferito da alcuni testimoni, pochi, si tratterebbe di una vettura di colore chiaro su cui forse c’era più di una persona.