
C’è stata una operazione antidroga dei carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca, che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Il provvedimento ha riguardato otto persone nelle province di Caserta, Napoli, Catania e Siena, cinque delle quali sono finite in carcere e altre tre agli arresti domiciliari. Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Una delle figure chiave di questa operazione di polizia risulta essere quella di Ernesto Simeone, 42enne originario di Formia e residente a Sessa Aurunca, genero di Gaetano Di Lorenzo del clan Muzzoni il quale, secondo gli inquirenti, è stato identificato come il capo della banda che spacciava nei vicoli di Sessa Aurunca, occupandosi sia dell’approvvigionamento sia delle successive operazioni di cessione e distribuzione della droga (cocaina, crack, hashish e marijuana) sul territorio di Sessa e nei comuni limitrofi. Nel corso delle indagini è emerso come Simeone avesse minacciato degli acquirenti che erano stati convocati in caserma dai carabinieri, riferendo a uno di loro: “Non abbiamo più nulla da perdere. Stai attento a quello che dichiari ai carabinieri altrimenti stai attento a quando cammini in mezzo alla strada”.