
La Regione Lazio sta cercando di spingere sull’acceleratore della fornitura di vaccini. L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato è stato ascoltato nel corso della commissione regionale e ha spiegato che per le somministrazioni “siamo pronti a vaccinare sette giorni su sette h24, a mettere in campo 4.500 medici di medicina generale e 1.500 farmacie, ma servono le dosi. Ne è ben consapevole il commissario Arcuri, sollecitato continuamente anche da noi. Se avessimo a disposizione più dosi potremmo raggiungere l’immunità di gregge il prima possibile. La campagna vaccinale ha necessità di quantitativi importanti, che oggi solo in minima parte sono nelle nostre disponibilita. I prossimi invii saranno di 50mila dosi fino al 28 gennaio”. Il Lazio spera che “nel frattempo le autorità regolatorie europee e nazionale possano giungere all’approvazione della garanzia di sicurezza anche per tutti gli altri vaccini in dirittura d’arrivo”. Ha continuato D’Amato: “In particolare mi riferisco a quello di Astrazeneca, su cui lo Stato italiano ha fatto un’opzione di acquisto di oltre 40 milioni di dosi, e quello di Johnson and Johnson. L’obiettivo ambizioso di attivare all’imminunita di gregge nel minor tempo possibile passa per la disponibilitàdelle dosi di vaccino e dalla modalità e capacità organizzativa su cui però la nostra Regione ha mostrato di non essere da meno alle altre. La disponibilità di vaccini non è coerente con la nostra capacità di somministrazione, che è di gran lunga superiore a ciò che ci viene attualmente fornito”. Alle 12 del 12 gennaio, la regione aveva vaccinato complessivamente 76.707 persone, mentre in provincia di Latina le somministrazioni sono state 4348.