
Un consiglio Comunale dove ha visto passare all’unanimità la delibera sull’Acquacoltura ma questo è solo il primo passo di una vicenda che è cominciata fin dal 2010. Ecco il commento del Consigliere Claudio Marciano a riguardo:
“Ieri in Consiglio Comunale, all’unanimità, è passata
la nostra mozione sulla questione Acquacoltura.
In termini pratici:
a. Il Comune di Formia eseguirà un accesso agli atti in Regione per verificare
lo stato delle concessioni rilasciate fino ad oggi ai mitilicoltori e
itticoltor. La relazione va portata in Consiglio entro il 31 Luglio;
b. Gli atti saranno inviati alla Capitaneria di Porto con la richiesta di
verificare se vi sono gabbie di cozze e orate che operano senza titolo amministrativo;
c. Il Comune eseguirà una diffida legale alla
Regione Lazio affinché non rinnovi le concessioni in scadenza nel 2020, data
l’incompatibilità tra le stesse e le attuali normative regionali sul Golfo area
sensibile;
d. Se la Regione procederà comunque, andremo in
tribunale.
La posizione espressa finora dalla Regione è
deludente.
La notizia che sarebbe in corso uno studio, dalla
durata di 26 mesi, sull’impatto dell’acquacoltura sul Golfo, non può
determinare alcun ritardo sulla delocalizzazione off-shore delle gabbie. Già
due studi, finanziati da Provincia e Regione, hanno dimostrato, quando gli
allevamenti erano la metà di adesso, che gli allevamenti producono
eutrofizzazione delle acque e inquinamento da plastiche. Figuriamoci ora, che
sono il doppio!
E’ necessario che la città si mobiliti per
rappresentare alle autorità regionali l’importanza del tema. Manifestazioni,
dibattiti, iniziative devono segnalare l’esistenza di un conflitto ambientale
mai dichiarato, e che oggi, data l’imminente scadenza delle concessioni al
2020, deve manifestarsi o tacere per sempre.”